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Perché meditazioni attive?
Perché meditazioni attive?

Se c’è un elemento che la maggior parte di noi ha oggi in comune è lo stress.

Lo stress cronico ci colpisce ad ogni livello con un impatto negativo sulla salute, sui rapporti con noi stessi e con gli altri, sulla capacità di funzionare al meglio sul lavoro e in tutti gli altri aspetti della vita.

Lo stress rappresenta anche uno ostacolo per entrarsi.

Che cosa significa “entrarsi” e perché lo dovrei fare?




Entrarsi, o meditazione, ci permette di::

    •  “Ricaricare le batterie” ogni volta che ne abbiamo bisogno.

    •  Sperimentare uno stato di consapevolezza rilassato e silenzioso che ci nutre e ci connette con chi siamo realmente.

    •  Attivare e mettere in gioco tutte quelle qualità che dormono in noi.

    •  Realizzare il nostro pieno potenziale.

Entrarsi



Frustration

E’ facile comprendere la necessità di ridurre al minimo lo stress e di rilassarci; e possiamo anche capire che rivolgersi all’interno di noi stessi sia la via da seguire.

Ma stare seduti per venti minuti, con gli occhi chiusi e tentare di fermare i nostri pensieri incessanti, le nostre emozioni e il nostro corpo irrequieto, è quasi impossibile. IIn effetti, cercare di rilassarsi crea ancora più tensione, poiché siamo in lotta con noi stessi. Ne consegue un senso di frustrazione e la convinzione che “la meditazione può funzionare per gli altri, ma non per me!”

Ti suona familiare?




La buona notizia è: Il problema non sei tu, ma il metodo.

Una notizia ancora migliore è: le tecniche di Meditazione attive o di movimento di Osho tengono conto della nostra tensione e dell' irrequietezza cronica e sono state create specificatamente per questo problema.

Il tuo corpo è irrequieto?
Permettigli di muoversi, di dissolvere la tensione nervosa, per esempio utilizzando certe tecniche di respiro energetico, oppure la danza o movimenti spontanei.

La tua mente è sovraeccitata?
Lascia che si sfoghi! Metodi come il “Gibberish” ti aiutano a rilassarti mentre “l’Humming” aiuta a ricanalizzare l’energia che alimentava la tua mente. 

Le tue emozioni ti provocano mal di testa, mal di stomaco o insonnia?
Liberale con movimenti energici e la catarsi: ridere, piangere, gridare, ecc.


Emotional Release




Entra in sintonia con te stesso per entrare dentro di te.

I metodi caotici e attivi non sono la meditazione vera e propria, ma degli strumenti per prepararsi alla meditazione. Sono un modo per estirpare le erbacce dal terreno.
I diversi stadi di ogni tecnica attiva ci alleggeriscono dalle tensioni, così che non ci saranno più interferenze quando vorremo essere silenziosi e rilassati, presenti e attenti.
Queste tecniche attive possono essere viste come un modo per “sintonizzarsi” con se stessi.


Osho paragona la loro funzione a quello che fanno i musicisti indiani prima di suonare:

“ Per mezz’ora e talvolta anche di più continuano semplicemente a mettere a punto i loro strumenti. Muovono le viti , tirano le corde o le allentano e il batterista va avanti a provare il suo tamburo…..per vedere se è perfetto oppure no.
Per mezz’ora continuano a fare questo. Questa non è musica è solo una preparazione.
“La Kundalini” non è realmente una meditazione, è solo una preparazione.
Preparate il vostro strumento. Quando è pronto, potete rimanere in silenzio; allora la meditazione ha inizio, quando siete semplicemente lì. Vi siete svegliati saltando, ballando, respirando, gridando; questi sono tutti i modi per rendervi un po’ più attenti di quanto non lo siate abitualmente. Quando siete attenti,  allora c’è attesa.
“L’attesa è meditazione…. Attesa con attenzione piena. Allora arriva, discende su di voi, vi circonda, gioca attorno a voi, vi ripulisce, vi purifica e vi trasforma.”

...Per trovare di più su Osho





La meditazione non è qualcosa che si fa una o due volte al giorno per rinfrancarsi un momento prima di riprendere la normale attività nel solito modo meccanico, frenetico e inconsapevole! Infatti la meditazione non è qualcosa che si fa ma è una qualità – consapevolezza rilassata – qualcosa a cui possiamo accedere e che possiamo sentire come una corrente che attraversa tutto quello che facciamo. Osho dice:

“ Naturalmente all’inizio bisogna cominciare. Voi fate una tecnica al mattino e talvolta alla sera  e poi ve la dimenticate. Anche questo è utile  ma non è ancora meditazione; è ancora un fare. Non è diventato ancora parte del vostro essere. Non è come respirare. Potete respirare al mattino e poi non farlo più? La meditazione deve diventare come il respiro, essere continuamente con voi. E arriva il momento in cui diventa anche più profonda del respiro.
“La meditazione è più profonda del respiro perché il respiro è legato al corpo. La meditazione non appartiene al corpo. Appartiene al seme, al vero centro attorno a cui il corpo gira. Il corpo è proprio come una ruota.
“Il respiro è necessario per il corpo, la meditazione è necessaria  per l’anima. Senza respirare il corpo morirebbe; senza la meditazione voi siete come morti, cioè, l’anima è morta.” 






Le Meditazioni Attive di Osho ™.

Tutte le sette tecniche di Meditazioni Attive di Osho comprendono almeno una fase attiva, per esempio danza, respiro, rilascio verbale, corsa, riso, pianto, gridare ecc. cose che ti portano in modo naturale ad una o più fasi passive.
Questi sette metodi sono conosciuti come Dinamica, Kundalini, Devavani, Nataraj, Nadabrahma, Mandala e Gurishankar.
Per leggere di più sulle altre tecniche ...Osho Meditazioni Attive™

...Per leggere in dettaglio i cinque stadi della Meditazione Dinamica

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