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Un silenzio che può danzare
Un silenzio che può danzare
Un silenzio che può danzare



     Meditare non è un lavoro, è un gioco. La meditazione non è qualcosa da fare per raggiungere qualche scopo – pace, beatitudine – ma qualcosa da godersi fine a se stessa.
     L’attitudine festosa è la cosa principale da capire… e l’abbiamo persa completamente. Per festosa intendo la capacità di gioire, momento dopo momento, per tutto quello che ti accade.
Siamo stati così tanto condizionati e le abitudini sono diventate così meccaniche, che anche quando non c’è alcun lavoro da fare, le nostre menti sono continuamente occupate. Voi siete ridotti al minimo anche quando non c’è n’è bisogno. Anche quando giocate, non state giocando, non ve lo godete. Anche quando giocate a carte, non gioite. Giocate per vincere e allora il gioco diventa lavoro; allora quello che sta succedendo non è importante, è importante solo il risultato.
In affari è importante il risultato. Quando si è in festa è importante l’atto.
 
     Se riesci a rendere ogni atto significativo in se stesso, allora diventi allegro e lo puoi celebrare.

     Ogni volta che sei in celebrazione, i limiti si sono rotti. Non sono necessari; vengono buttati via. Riesci a uscire dal tuo rivestimento, dal rivestimento limitato della concentrazione. Ora non stai più scegliendo; lasci che ogni cosa arrivi. E nel momento in cui permetti all’intera esistenza di arrivare a te, tu diventi uno con essa. C’è una comunione.
     Io chiamo meditazione questa comunione – questa celebrazione, questa consapevolezza senza scelta, questa attitudine non d’ affari.  La gioia è nel momento, nell’atto, non nella preoccupazione del risultato, non nell’ottenere qualcosa. 

Osho: "Meditation: The Art of Ecstasy"

     Una persona può essere meditativa, eppure diventare triste. Una persona può essere meditativa e può diventare molto silenziosa e perdere la beatitudine…. perché  la meditazione ti può rendere silenzioso, completamente fermo, ma se in essa non entra la danza, manca qualcosa.
     La pace va bene, è bellissima, ma manca qualcosa in essa; manca qualcosa alla beatitudine. Quando la pace inizia a danzare, allora è beatitudine. Quando la pace diventa attiva, straripante, allora è beatitudine. Quando la beatitudine è racchiusa in un seme è pace. E quando il seme è germogliato, e non solo questo, quando l’albero è fiorito e sono arrivati i fiori e il seme è sbocciato, allora c’è il samadhi.
La pace deve danzare e il silenzio deve cantare. Finchè la tua realizzazione interiore non diventa una risata, manca ancora qualcosa. Qualcosa deve essere ancora fatto.

Osho: "The Beloved"

     AnIn ogni momento, in ogni luogo (lo spazio del Buddha) è disponibile. Gli ostacoli sono… la tua mente che crea pensieri di giorno e di notte, che sogna, immagina, ha visioni. Sei accalappiato in questo buco e sei così tanto aggrovigliato, che sembra difficile poterne uscire. Ma il modo è semplice. Non devi uscirne; semplicemente, non restarne aggrappato, e cadrà per conto suo.
Questo è ciò che io chiamo meditazione. Tu te ne stai in disparte e osservi la mente scomparire, come una nuvola nell’orizzonte lontano, lasciando il cielo pulito e puro. E in quello stato sorge la tua consapevolezza nella sua piena gloria, nella sua piena celebrazione


     Non è senza motivo che voglio che tu termini la tua meditazione ogni giorno in celebrazione, in gioia.
     Piano piano, mentre la tua meditazione si approfondisce, la tua celebrazione avrà più splendore. Diventerà più maestosa…. più miracolosa..

Osho: "The Miracle"

    La partecipazione è beatitudine. L’intero universo è in celebrazione, in ogni momento c’è celebrazione. E’ una grande celebrazione continua; solo noi non partecipiamo. Ce ne siamo distaccati e siamo infelici. Siamo infelici per via della mente.
L’universo intero è una danza. Finchè non danzi, non puoi esserne parte. Incontra questo universo danzante in modo danzante! Vai a questa celebrazione con un attitudine celebrativa!
Ma come puoi creare un’attitudine creativa?
Come puoi diventare celebrazione se c’è aggressione, violenza, odio e migliaia di malattie accumulate dentro di te? Le stai difendendo, le stai proteggendo. Tu sei il peggior nemico di te stesso.
 
     Diventa amico di te stesso.  Lascia che tutte queste cose senza senso che sono represse ed inconsce dentro di te vengano espresse.
     La meditazione inizia con la catarsi e termina con la celebrazione. 
     Quando le tue malattie sono state buttate via, puoi danzare e ridere, puoi sentirti beato. Solo in questo stato di beatitudine ci potrà essere un incontro, l’incontro con l’universo. Questo incontro è divino.
Finchè non hai conosciuto questo incontro e questa unione, non hai conosciuto nulla.
Solo una cosa merita di essere conosciuta, ed è la profonda connessione del tuo essere con l’essere dell’universo. Finchè non senti di essere l’universo, che tu sei nell’universo e che l’universo è in te, sarai nella miseria, sarai nell’inferno.

Osho: " The New Alchemy: To Turn You On"

     Quando una persona danza follemente, in uno stato di beatitudine, in estasi dopo la meditazione, crea delle vibrazioni intorno a sé, che possono raggiungere chiunque. Possono diventare contagiose; anzi  diventano contagiose. Questa estasi può raggiungere anche altri; può essere sentita. Altri cuori ne saranno toccati.
     Se puoi creare onde intorno a te, vibrazioni, hai servito il mondo e non c’è altro modo per servirlo – hai servito il divino, e non c’è altro modo per servirlo.

Osho: "That Art Thou"

... Per saperne di più sullo stadio cinque.




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