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cercare di diventare un budda può fare strambo

cercare di diventare un budda può fare strambo

     Non dico mai a nessuno di incominciare stando semplicemente seduto, perché inizieresti a sentire molte cose…cose che non ci sono.
     Se inizi stando semplicemente seduto, sentirai dentro un grosso fastidio. Più cerchi di stare seduto, più fastidio sentirai, diventerai consapevole solo della tua mente insana e di null’altro. Ciò creerà depressione, ti sentirai frustato. Non ti sentirai in beatitudine, anzi, comincerai a sentire che sei pazzo. E qualche volta potrebbe anche succedere.
     Se ti sforzi veramente di “stare semplicemente seduto” puoi davvero diventare pazzo.
     E' solo perché le persone in realtà non lo fanno veramente, che questa insanità non accade spesso. Stando semplicemente seduto ti rendi conto che c’è così tanta follia dentro di te, che se sei veramente determinato ad andare avanti, puoi davvero diventare matto.
E’ accaduto molte volte nel passato. Quindi non suggerisco mai niente che possa creare frustrazione, depressione, tristezza e neanche che possa renderti troppo consapevole della tua follia.
Può darsi che tu non sia ancora pronto ad accorgerti di tutta la follia che è dentro di te; devi essere messo nella condizione di conoscerla gradatamente.
     La conoscenza non va sempre bene, deve dispiegarsi lentamente, man mano che cresce la tua capacità di assorbirla.


Io comincio con la tua follia, non con lo stare seduti.
     Io do spazio alla tua pazzia. Se balli totalmente, accade in te l’opposto. Con una folle danza inizi ad accorgerti di un punto di silenzio dentro di te, fermo e silenzioso, in contrasto con lo spazio della periferia. Ti sentirai in pace. Al tuo centro dentro di te vi è un punto di silenzio. Ma se stai semplicemente seduto, la parte interiore è quella pazza. Sei silenzioso all’esterno ma dentro di te sei folle.
     Se inizi con qualcosa di attivo, qualcosa di positivo, vivo, di movimento, poi comincerai a sentire che cresce dentro di te una fermezza interiore. Più questa cresce, più sarà facile per te stare in una posizione sdraiata o seduta e fare una meditazione più silenziosa. Ma a quel punto le cose saranno molto diverse, completamente diverse.

Una tecnica di meditazione che inizia con il movimento, l’azione, ti aiuta anche in altri modi. Diventa anche una catarsi. Quando stai semplicemente seduto, sei frustrato: la mente vuole muoversi e tu stai sedutio. Ogni muscolo si contrae, ogni nervo si tende. Ti sforzi di fare qualcosa che non è naturale per te. In quel momento hai diviso te stesso, in una parte che si sta sforzando e in una parte che viene forzata. E in realtà la parte che viene sforzata è la parte che viene repressa, ed è la più autentica; rispetto a quella che reprime è la parte più grande e la parte più grande è quella che vince.
     Tutto ciò che stai reprimendo in realtà deve essere buttato fuori, non represso. Si è accumulato dentro di te perché lo hai costantemente represso. Tutto il processo di crescita, di educazione e di civilizzazione è repressivo. Hai represso molte cose che avrebbero potuto essere eliminate molto facilmente con una diversa educazione, con una educazione più consapevole, con dei genitori più attenti. Con una consapevolezza maggiore dei meccanismi che regolano la tua mente, la cultura avrebbe potuto permetterti di eliminare molte cose.

     Hai accumulato rabbia, sesso, violenza, avidità….tutto! Ora questo accumulo è una follia dentro di te: E’ lì, dentro di te. Se inizi con una meditazione repressiva, per esempio stando semplicemente seduto, stai reprimendo tutte queste cose, non permetti che vengano liberate. Così io inizio con la catarsi. Prima di tutto lascio che tutto ciò che hai represso venga buttato fuori nell’aria e quando sei riuscito a buttare fuori la rabbia nell’aria, sei diventato maturo.
     Man mano che diventi più maturo, diventi sempre meno dipendente.
Se sei in grado di arrabbiarti da solo, sei diventato più maturo. Non hai bisogno di un oggetto per arrabbiarti. Così per me è imperativo che all’inizio ci debba essere una catarsi. Devi buttare fuori tutto nello spazio, nel cielo aperto, senza essere conscio di nessun oggetto.
     Arrabbiati senza che ci sia la persona con cui vorresti arrabbiarti; piangi senza che vi sia nessun motivo; ridi semplicemente, ridi senza che vi sia nulla per cui ridere. Allora sarai in grado di eliminare tutto ciò che è stato accumulato. Puoi semplicemente buttarlo fuori e quando saprai come fare, sarai libero da tutto il tuo passato.
     Solo a questo punto, nella tua innocenza puoi fare la meditazione seduto, semplicemente stando seduto, o sdraiato o in qualunque altro modo, perché ora non c’è nessuna altra pazzia che disturbi.
In questo stare seduto non c’è una mente divisa, non vi è alcuna repressione. Questo stare seduto diventa un fiorire.

Forse avete visto qualche volta delle statue di Buddha seduto su un fiore, un fiore di loto. E' simbolico, è un simbolo di quello che sta accadendo dentro Buddha. Quando “stare seduti” è qualcosa che accade dal di dentro, si sente come un fiore che si apre. Non c’è niente che viene represso dall’esterno, piuttosto vi è una crescita, un’apertura dal di dentro. Qualcosa dentro si apre e fiorisce. Si può imitare la posizione del Buddha ma non si può imitare il fiore. Potete sedere esattamente come Buddha, ancora di più di Buddha, ma la fioritura interiore non ci sarà. Non può essere imitata.
     Si possono usare dei trucchi. Si possono usare dei ritmi di respirazione che ti costringano a stare fermo per reprimere la mente. Ma questo non va bene, non è una fioritura. E' meglio adottare l'altro modo: quando la tua mente cambia, di conseguenza cambia il tuo respiro; in questo caso il cambiamento arriva cominciando dalla mente.
     La consapevolezza non è una cosa statica. La consapevolezza è anche movimento… un flusso dinamico.
      Per cui se inizi dall’esterno, se ti costringi a stare fermo come una statua, stai uccidendo molte cose. Prima preoccupati della catarsi, di ripulire la tua mente buttando fuori tutto in modo da essere vuoto, libero….solo un canale, in modo che qualcosa dall’alto possa entrare. Allora sedersi sarà utile, il silenzio sarà utile, ma non prima.
     Il silenzio deve essere vivo, dinamico.
Cominci a sentirlo crescere dentro, proprio come una madre comincia a sentire dentro di sè il bambino che cresce. Un profondo silenzio cresce dentro di te, diventi pregno di esso. Solo allora vi è la trasformazione.

Osho Meditazione: L'arte dell'Estasi

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