|
Io uso metodi caotici piuttosto che
sistematici perché un metodo caotico è molto utile
per far sì che il vostro centro si sposti dalla testa verso il
basso. Questo centro non può essere spinto verso il basso da
nessun metodo sistematico perché sistematizzare è un
lavoro della mente.
Se si utilizza un lavoro metodico il cervello
viene rafforzato, gli viene fornita una quantità di energia
ancora maggiore. Con i metodi caotici invece, il cervello viene
annullato. Non ha niente da fare, il metodo è così
caotico che il centro viene automaticamente spinto dalla testa al
cuore. Se fate il mio metodo di meditazione dinamica energicamente, in
modo non sistematico e caotico, il vostro centro si dirige verso il
cuore e lì c’è la catarsi.
Una catarsi è necessaria
perché il vostro cuore è represso a causa del vostro
cervello. La testa si è impadronita in tal modo del vostro
essere che vi sta dominando. Non c’è più posto per il
cuore, in questo modo i desideri del cuore vengono soppressi. Non avete
mai riso di tutto cuore, non avete vissuto di tutto cuore nè
avete mai fatto qualcosa di tutto cuore. La testa arriva sempre per
sistematizzare, per mettere le cose in modo matematico e così il
cuore viene soppresso
Quindi, prima di
tutto, un metodo caotico è necessario per spingere il
centro della consapevolezza dalla testa al cuore.
In secondo luogo la catarsi è
necessaria per alleggerire il cuore, per eliminare le sue repressioni,
per aprirlo. Quando il cuore diventa lieve e leggero, il
centro della consapevolezza viene spinto ancora più in basso,
arriva fino all’ombelico. L’ombelico è la sorgente della
vitalità, la sorgente da cui deriva ogni altra cosa: il corpo,
la mente e tutto il resto
Secondo me i metodi caotici sono di grande rilievo.
I metodi sistematici non sono di aiuto in questa epoca perché il
cervello li adotterebbe come uno strumento per il proprio
vantaggio. E non sarà
nemmeno di molto aiuto cantare i bhajans, perché attualmente il
cuore è così oppresso che non potrà realmente
fiorire in un vero canto. Cantare sarà solo un metodo per
evadere: la preghiera sarà solo un’evasione. Il
cuore non può fiorire nella preghiera perché è
carico di cose represse. Non ho mai conosciuto una singola persona che
possa entrare profondamente in una vera preghiera. La preghiera
è impossibile perché l’amore è esso stesso
diventato impossibile.
La consapevolezza deve essere nuovamente
spinta giù verso la sorgente, verso le radici. Solo allora vi
è una possibilità di trasformazione. Per questo io uso
metodi caotici, per spingere la consapevolezza in basso, lontano dalla
testa.
Ogni volta
che siete nel caos, la mente smette di funzionare. Per
esempio, se state guidando una macchina e improvvisamente qualcuno
corre davanti a voi, reagite così immediatamente che non
può essere un lavoro del vostro cervello. Il cervello ha bisogno
di tempo, valuta quello che deve fare o che non deve fare, per cui ogni
volta che sta per accadere un incidente e voi spingete i freni,
sentirete una sensazione a livello dell’ombelico, come se fosse il
vostro stomaco a reagire. La consapevolezza è spinta verso
l’ombelico a causa dell’incidente. Se l’incidente fosse stato
previsto, il cervello avrebbe avuto la possibilità di
occuparsene, ma quando siete nel mezzo di un incidente accade qualcosa
di ignoto. In quel momento potrete notare che la consapevolezza
è scesa a livello dell’ombelico.
Se chiedete ad un monaco Zen “da dove pensi?”
lui metterà le sue mani sullo stomaco. Quando gli occidentali
vennero in contatto per la prima volta con i monaci giapponesi, non
riuscivano a capire.
“Che assurdità, come si può pensare con lo stomaco?”. Ma
la risposta Zen è molto significativa La consapevolezza
può usare ogni centro del corpo, ma il centro più vicino
alla sorgente originale è l’ombelico.
Il cervello è il più lontano,
per cui se l’energia vitale si muove verso l’esterno, il centro della
consapevolezza diventa il cervello, mentre se l’energia vitale si muove
verso l’interno, alla fine è l’ombelico che diventa il centro.
I metodi caotici sono necessari per spingere
la consapevolezza verso le sue radici, la trasformazione è
possibile solo dalle radici. Altrimenti si va avanti solo a parole e
non ci sarà nessuna trasformazione.
Non basta sapere quello che è
giusto. Dovete trasformare le vostre radici; altrimenti non ci
sarà alcun cambiamento.
Quando una persona sa quello che è
giusto e non può fare nulla al riguardo, diventa doppiamente
tesa. Lo comprende, ma non può fare nulla. La comprensione ha un
significato solo se viene dall’ombelico, dalle radici. Se voi
comprendete con la mente non c’è trasformazione.
La verità ultima non può
essere conosciuta dalla mente, perché quando funzionate con
il cervello siete in conflitto con l’ombelico da cui derivate. Il
vostro problema deriva dal fatto che siete nati dall’ombelico e
morirete attraverso di esso. Dovete ritornare alle radici, ma ritornare
indietro è difficile, arduo.
I metodi tradizionali hanno un
fascino perché sono così antichi e così
tante persone si sono realizzate attraverso di essi nel passato. Se ora
possono essere poco significativi, non lo erano per Buddha, Mahavira,
Pantajali o Krishna. Avevano un significato, erano di aiuto. I vecchi
metodi possono essere irrilevanti al giorno d’oggi, ma poiché
Buddha si è realizzato con essi hanno un certo fascino. I
tradizionalisti dicono :” Se Buddha si è realizzato con questi
metodi, perché non posso farlo io?” Ma ora siamo in una
situazione totalmente diversa. L’intera atmosfera e l’intera forma
pensiero è cambiata.
Ogni metodo
è in sintonia con una specifica situazione, mente, uomo.
Per come vedo io la situazione, l’uomo moderno
è cambiato così tanto che ha bisogno di metodi nuovi, di
tecniche nuove. I metodi caotici saranno di aiuto alla mente
moderna perché essa stessa è caotica. Questo caos,
questo essere così ribelle dell’uomo moderno è in effetti
una ribellione verso altre cose: del corpo contro la mente e contro le
sue repressioni. Se parliamo in termini di yoga, possiamo dire che
è la ribellione del centro del cuore e del centro dell’ombelico
contro il cervello. Questi centri sono contro il cervello
perché il cervello ha
monopolizzato l’intero territorio dell’animo umano. Questo
non può essere tollerato ulteriormente. Questo è il
motivo per cui le università sono diventate dei centri di
ribellione. Non è un fatto casuale. Se pensiamo alla
società come un corpo unico, allora la testa, il cervello,
corrisponde all'università.
Poiché
la mente moderna ha questo spirito ribelle, sarà anche aperta
verso metodi sciolti e caotici. La Meditazione Dinamica
aiuta a portare il centro della consapevolezza lontano dal cervello.
Allora la persona che farà uso di questo metodo non sarà
ribelle perché la causa di questa ribellione sarà
appagata, si sentirà a suo agio
Quindi, per me la meditazione non è
solo una salvezza per l’individuo, una trasformazione per l’individuo,
ma può fornire il terreno per la trasformazione dell’intera
società, dell’essere umano come tale.
L’uomo dovrà o commettere suicidio,
oppure trasformare la sua energia.
Osho: La
Psicologia dell’Esoterico
…
indietro per altri articoli sulla meditazione attive
|
|