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Tu pensi che il tuo corpo
e la ta mente siano due cose separate, non solo due cose diverse ma
contrarie, opposte, in lotta….due nemici. No, non lo sono.
Sono due estremi di un unico ritmo; sono due
polarità di un'unica esistenza. L’esterno è il corpo,
l’interno è l’anima, ma tra l’interno e l’esterno esisti tu. Tu
non sei né il dentro né il fuori. L’esterno è una
parte di te e l’interno fa anch’esso parte di te. Tu esisti nel mezzo.
Diventa un’unità. Diventa uno.
Se diventi uno si libererà
un’energia fortissima e solo quell' energia potrà portarti in
meditazione; non c’è altra strada.
Questo è il motivo per cui nelle mie
tecniche di meditazione non vi considero come divisi: voi siete
un’unità. Se la tua mente sente rabbia, permetti al tuo corpo di
essere arrabbiato. Se la tua mente si sente felice permetti al tuo
corpo di danzare. Non creare una divisione. Permettiti di
entrare profondamente nel corpo e permetti al corpo di fluire fino al
suo profondo più intimo. Diventa un flusso!
Sei congelato, vorrei scioglierti e farti
fluire di nuovo.
Questo è il motivo per cui insisto
sulle meditazioni attive.
Per attivo intendo che il tuo corpo deve venire coinvolto. Se
te ne
stai semplicemente seduto nella posizione del loto, puoi andare avanti
a pensare, pensare, pensare; il corpo non ne viene coinvolto…. e il
corpo è il mondo! Attraverso il nostro corpo siamo collegati con
l’esistenza, attraverso il corpo tu esisti.
La meditazione deve essere in qualche modo
radicata profondamente nel corpo, altrimenti diventerà solo un
sogno della mente, sarà come le nuvole che non hanno radici
sulla terra.
Siate contemporaneamente corpo e anima. La
sensazione, solo la sensazione di essere un’unità
potrà dissolvere molte delle vostre angosce, molte delle
tensioni che si sono create con questa falsa divisione.
L’intera società moderna, è
paranoica a causa di questa divisione, è schizofrenica a causa
di questa separazione. Porsi contro se stessi, lottare contro sè
stessi è assurdo, ma tutti lo fanno.
Siate uno con il vostro corpo, fluite in modo non duale.
Siate vivi con il corpo. Nella
meditazione usate il corpo il più possibile; solo
così potrete andare in profondità nella meditazione, e
non creare divisione. Dovete ricordarvi queste tre cose.
L’ultima cosa, quando fate meditazione non
fatelo parzialmente, non fatele a metà. Non ne verrà
fuori niente. La meditazione non è matematica. Non pensare “ Se
faccio la meditazione al cinquanta per cento ne ricaverò il
cinquanta per cento. No, il risultato sarà zero”.
Solo uno
sforzo al cento per cento porterà dei risultati, di meno non
porterà niente.
E’ come l’acqua quando si riscalda, ad un
determinato grado di temperatura, a cento gradi evapora. Non pensare
che al cinquanta percento ne evaporerà metà, non
evaporerà affatto, diventerà solo tiepida.
Se fai uno sforzo del cento per cento, se
non ti trattieni, se entri totalmente nel processo e dimentichi te
stesso, se ti abbandoni in esso completamente, può accadere
ciò a cui hai anelato per tante vite. Può
accadere in qualsiasi momento, ma è necessario un abbandono
totale.
…Molte cose sono possibili, e io spero che vi
accadano. Se siete realmente pronti, se le avete sognate, se avete
sperato in esse - se siete venuti qui al campo di meditazione non come
visitatori per caso ma come ricercatori, se avete scommesso di
accettare la sfida, di entrare nella più grande avventura
possibile per la coscienza umana – allora tutto può accadere.
Osho: La
Dottrina Suprema
…
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