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La mente dell’uomo è
orientata verso lo sforzo, l’azione, è ossessionata
dell’attività perché più attivo sei, più il
tuo ego è soddisfatto, più puoi dire “io”.
Ogni attività è in fondo una
forma di nutrimento per la tua personalità egoistica.
La meditazione non è uno sforzo;
non è un’attività. E' piuttosto un profondo
abbandono, è piuttosto un essere nel non fare.
Fondamentalmente, semplicemente essere
è meditazione…non fare nulla, non desiderare nulla, non ambire
ad andare da nessuna parte, essere solamente qui ed ora.
Questo è ciò che io chiamo meditazione.
Ma è molto difficile da concepire.
Anche semplicemente essere contemplativi è difficile
perché la mente non riesce a concepire niente che non sia
uno sforzo. Il linguaggio della mente, la sua trama, la sua struttura
si basano sullo sforzo… fare qualcosa, ottenere qualcosa, andare da
qualche parte.
La mente è qualcosa di molto serio
e la meditazione è assolutamente non seria.
Quando faccio questa affermazione, forse vi
sentirete disorientati perché le persone continuano a parlare
della meditazione in modo serio, mentre la meditazione è una
cosa non seria, è come un gioco, non serio, sincero ma non
serio, non è come un lavoro, assomiglia di più al gioco.
Il gioco non è mai un’attività, anche se è
qualcosa di attivo non è un’attività. Il gioco è
un piacere. L’attività non va da nessuna parte, non è
motivata, è piuttosto un’energia che trabocca. Ma è
difficile, perché siamo e siamo stati così tanto
nell’attività, che ora è diventata un’ossessione radicata
profondamente dentro di noi. Anche quando dormiamo siamo
attivi, anche quando pensiamo di rilassarci siamo attivi, siamo capaci
persino di rendere il rilassamento un' attività, possiamo
trasformare anche il rilassamento in uno sforzo. Questa è
un’assurdità. Ma c’è per via dell'abitudine, l'abitudine
della mente-robot.
Non è concepibile per la mente non
essere attiva, per cui cosa fare?
Solo la
non-attività ti conduce al tuo centro interiore.
Per questo motivo ho creato dei nuovi metodi,
che consistono nell'essere così estremamente attivi, che
l’attività semplicemente cessa, perché è stata
forzata al massimo…. devono essere così follemente attivi, che
la mente, che desidera tanto essere attiva, viene buttata fuori dal
vostro sistema.
Solo allora, dopo una profonda catarsi, si
può cadere nell’inattività e si può intravedere
quel mondo che è non attività. Una volta conosciuto, puoi
entrarci senza alcuna tecnica; quando ne hai avuto la percezione – come
essere qui e ora senza fare nulla – allora puoi entrarci in ogni
momento e puoi restarci, ovunque tu sia. Alla fine potrai
essere esternamente attivo, e dentro di te profondamente inattivo.
Ma all’inizio dovrai fare una cosa paradossale e il paradosso è
questo: devi essere attivo, pazzamente attivo, violentemente attivo in
modo da lasciar andare ogni cosa, in modo da lasciar andare la tua
ossessione.
Osho La Nuova
Alchimia: To Turn You On
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