|
A quale punto possiamo lasciar cadere a
catarsi?
La catarsi cade da sola quando
è finita. Non è necessario lasciarla cadere.
A poco a poco sentirai che non c'è
più energia in essa. A poco a poco sentirai che stai facendo una
catarsi ma i tuoi gesti sono gesti vuoti, non c'è energia in
essi. In realtà pretendi di farla, la reciti, ma non sta
accadendo. Ogni volta che ti accorgi che non sta accadendo e che stai
forzando, è già finita Devi ascoltare il tuo
cuore.
Quando sei arrabbiato, come ti accorgi che la
rabbia è scomparsa? Quando ti senti sessuale, come ti accorgi
che la sessualità non c'è più? Perché
l'energia del pensiero non c'è più. Il pensiero
può essere ancora la ma l'energia non c'è più:
è una cosa vuota. Qualche minuto fa eri arrabbiato, ora la tua
faccia può essere ancora un po arrabbiata ma dentro di te, nel
profondo, sai che la rabbia non c'è più, l'energia se ne
è andata.
Lo stesso accadrà con la catarsi. Stai
facendo una catarsi; è un fenomeno energetico. Molte emozioni
vengono represse; si stanno staccando, stanno venendo a galla, in
superficie. Allora c'è molta energia. Tu urli; c'è
energia. E dopo aver gridato ti senti sollevato come se un peso fosse
stato scaricato. Ti; senti leggero; ti senti più a tuo agio,
più calmo, rilassato. Ma se non ci sono emozioni represse,
allora puoi fare il gesto e dopo il gesto ti sentirai stanco
perché stai sprecando energia inutilmente. Non c'era nessuna
emozione repressa, non veniva a galla niente e tu saltavi e gridavi
inutilmente; ti sentirai stanco.
Se la catarsi è vera, dopo ti
sentirai ringiovanito; se la catarsi è falsa, ti sentirai
stanco. Se la catarsi è vera dopo ti sentirai molto molto
vivo, come se qualche anno fosse scomparso. Avevi trent'anni ora ne hai
ventotto o venticinque. Un peso se ne è andato, ti senti
più giovane, più vivo, più fresco. Ma se stai solo
facendo dei gesti ti sentirai stanco; avevi trent'anni, ti sentirai
come se ne avessi trentacinque, vecchio.
Devi osservare. Nessun altro può dirti quello che accade dentro
di te. Devi essere un osservatore. Osservare continuamente quello che
accade. Non continuare a pretendere perché la la catarsi non
è il fine, è solo un mezzo. Un giorno
finirà. Non trascinartela dietro. E' come un
traghetto: attraversi la corrente e poi te ne dimentichi; non te la
porti dietro sulla testa. .
Tutti i metodi sono metodi - ricorda - non
dimenticarlo. Nessun metodo deve essere il fine. Il fine è
essere. Il fine è non fare nulla; il fine è essere.
Tutti i metodi servono a qualcosa, ti aiutano
a tornare a casa, ma quando entri in casa ti dimentichi del cammello o
dell'asino sul quale sei arrivato o della barca. Tutti i metodi
rimangono fuori: sei arrivato a casa.
Ricordati, la catarsi può diventare
la tua ossessione. Puoi continuare a farla e allora può
diventare una routine, un'abitudine. Non deve diventare
un'abitudine. Osserva, quando è necessario, continua
ad osservare. A poco a poco ti renderai conto - è una
consapevolezza molto sottile perché il fenomeno è molto
sottile - che ora non c'è più energia: urli ma in
realtà l'urlo non viene, salti ma devi fare uno sforzo. Allora
lasciala andare, non portarti dietro la barca.
A quale punto si può lasciare andare la catarsi? Cade da sola.
Tu semplicemente stai attento e osserva. E quando vuole cadere, non
aggrapparti; lascia che cada
Osho: "Yoga: L'Alfa e l'Omega"
... Per
saperne di
più sullo stadio due.
|
|