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Una persona dovrebbe vivere
come un’unità totale ed organica.
Ci si dovrebbe riappropriare di tutto il corpo.
I piedi ti tengono in contatto con la terra –
attraverso di essi sei radicato – quindi se perdi la forza delle tue
gambe che diventano arti morti, non sei più radicato nella
terra. Diventi come un albero le cui radici sono state uccise o
sradicate, debole; l’albero non potrà più vivere a lungo
e non potrà essere sano ed integro. I tuoi piedi
devono essere ben radicati nella terra; sono le tue radici.
Questo radicamento è andato perso. Le
persone sono sradicate; non sono più radicate. Non possono
vivere, perché la vita appartiene all’organismo intero, non solo
alla testa. Il tuo corpo è diventato solo un meccanismo; solo la
tua testa è viva. Questo è il motivo per cui ci sono
così tanti sogni, così tanti pensieri e così tanto
traffico nella tua testa. Le persone vengono da me e mi chiedono: “Come
fare a fermarlo?”
Il problema non è fermare il
traffico. Il problema sta nel riuscire a distribuirlo in tutto il
corpo. Sicuramente la mente è troppo affollata
perché tutta l’energia è lì – e non è fatta
per contenere tutta questa energia, quindi impazzisci, vai “fuori di
testa”.
L’insanità mentale è una malattia
prodotta dalla tua cultura; è una malattia culturale. Sulla
terra sono esistite alcune culture primitive, in cui la pazzia non era
per niente conosciuta, la malattia mentale non esisteva assolutamente.
E puoi notare: anche adesso, nelle società non
eccessivamente ricche, in cui la disgrazia dell’educazione universale
non è ancora accaduta, in cui le persone non sono solo nella
loro testa, ma anche in altre parti – magari non completamente,
però c’è ancora un po’ di energia nei piedi, un po’ nella
pancia… e nonostante queste zone possano non essere connesse tra di
loro, c’è dell’energia sparsa un po’ ovunque, ben distribuita –
in queste società raramente c’è insanità mentale. Più
una società è orientata nella testa, più è
facile trovare insanità mentale.
E’ come se cercassi di inserire mille volts di
corrente in un cavo di centodieci volts: avverrebbe un cortocircuito.
La testa ha bisogno di una piccola quantità di energia per
funzionare bene. Se c’è troppa energia nella testa, la mente
continua a lavorare, senza fine, perché come disperdere tutta
quell’energia? Continua a pensare e ripensare, sognare e sognare.
Giorno e notte, anno dopo anno, continua così per settant’anni.
Un pensare continuo. La tua vita è ridotta solo a questo.
Vivi, muovi tutto il corpo.
Accettalo con amore profondo.
Innamorati del tuo corpo.
E’ un regalo divino, un tempio in cui il
divino ha deciso di risiedere.
Osho Yoga: The Alfa and Omega
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