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Fin dall’inizio raccogli
tutta l’energia del tuo corpo e della tua mente.
Lascia che tutta l’energia del corpomente sia
coinvolta. Fallo diventare così attivo, lascia che l’energia del
tuo corpo e della tua mente diventi così attiva, al massimo
dell’attività – che i pensieri si dissolvano, perché i
pensieri non possono esistere al massimo dell’attività. Quando
la tua energia si muove vigorosamente, i pensieri vengono allontanati.
Questo accade anche nelle situazioni ordinarie: se corri velocemente,
non puoi pensare. Prova! Fai un giro correndo forte. Non puoi pensare,
perché tutta l’energia viene assorbita dal correre, e non ne
arriva ai pensieri.
Sappiamo – anche se magari non l’abbiamo
capito – che quando mangiamo troppo non possiamo pensare; ecco
perché ci viene sonno. Se mangi troppo, poi ti viene sonno.
Perché? Che collegamento c’è tra il cibo e il tuo pensare
e il sonno? Non puoi pensare; l’energia è utilizzata dallo
stomaco. Adesso è lo staomaco che ha bisogno di energia e
l’energia viene portata via dalla mente, quindi non può pensare.
Mangiare troppo crea una mente mediocre, che non può pensare.
Quindi i grandi pensatori sono sempre stati, in modi diversi, bravi
digiunatori. Riescono a digiunare, perché quando si digiuna lo
stomaco non ha bisogno di energia, e quindi tutta l’energia viene
mandata alla mente, che può pensare.
Quindi, per quanto mi riguarda, il mio
metodo fa sì che la tua energia lavori così
totalmente, che la mente resta privata di energia.
La meditazione di questa mattina utilizza
questa tecnica. Dieci minuti di respirazione veloce: la tua mente non
può ricevere nessuna energia. E una respirazione veloce fa
arrivare una maggior quantità di ossigeno nel tuo sangue. Il
sangue circola più velocemente, l’elettricità del tuo
corpo è sostenuta dall’ossigeno e viene attivata. Poi ci sono
dieci minuti in cui salti, piangi, ridi, - impazzisci – e questo
è uno sbocco per tutta la tua energia. Non arriva niente alla
mente; i pensieri se ne sono andati.
Poi usi “Hoo”… non come parola, ma come
suono, ricordalo. Hoo non va usato come se fosse una parola. Non ha un
significato, è solo un suono, un suono pazzo senza alcun
significato. E quando usi questo Hoo, più lo usi con vigore,
più colpisce la tua kundalini. Colpisce la
kundalini; scende direttamente al centro sessuale e lo colpisce.
Questo Hoo va usato come un martellamento,
non come un mantra; è un martellamento, un semplice
stratagemma.
Quando la tua energia ha raggiunto il suo
apice, quando è al massimo, questo Hoo colpisce la kundalini e
la kundalini inizia a salire. Quando inizia a salire, la kundalini ha
bisogno di tutta la tua energia, e la mente non può
assolutamente funzionare. Tutta la tua energia adesso ha preso una
nuova direzione – e la direzione è la kundalini. Il primo passo
è risvegliare la tua energia, rivitalizzarla e renderla
creativa. Poi la devi dirigere nella direzione della kundalini. Questo
Hoo aiuta a colpirla e la dirige, attraverso la colonna vertebrale,
verso l’alto; a questo punto la kundalini si muove. Quando la kundalini
inizia a muoversi, alla tua mente non resta più nessuna energia
per pensare
Un’altra cosa: il non pensare può
essere raggiunto anche in un altro modo – attraverso l’inconscio. Puoi
scivolare nell’inconscio; non ci saranno pensieri. Ma non ci
sarà neanche consapevolezza. Quindi puoi ipnotizzarti a
diventare inconscio. Ti sembrerà di essere in meditazione, ma
non è vero, quindi non addormentarti!
Ma questa meditazione non ti permette
di addormentarti. Un movimento così vigoroso dell’energia del
corpo per trenta minuti non ti permette di addormentarti; altrimenti
accade a molti meditatori che appena iniziano a cantare un japa
– “ram nam” eccetera – iniziano a sentire sonno, e allora si
assopiscono, e fanno un sonnellino. Anche questo è un ostacolo.
Se senti che ti assopisci e ti addormenti e scivoli nell’inconscio, non
ottieni niente… se non un bel sonno profondo. Fa bene alla salute, ma
non si ottiene niente per quanto riguarda la meditazione. E’
rilassante, rigenerante, ma solo per il corpo; non si ottiene nessuna
consapevolezza.
Ecco perchè insisto così tanto
su questa violenta meditazione e non sui metodi silenziosi..
Anche con i metodi silenziosi si può raggiungere l’assoluto, ma
il sonno è un ostacolo. Con questa violenta meditazione attiva
il sonno non è per niente un ostacolo. Non può arrivare.
Non può arrivare; almeno nei primi dieci, quindici minuti dopo
l’esercizio, il sonno è impossibile. Resti sveglio e attento,
con una mente senza pensieri. In questo modo, la meditazione può
accadere; è solo una situazione.
Non puoi forzare la meditazione, puoi solo
creare la situazione. E se la situazione è creata in modo
corretto, allora la meditazione accade automaticamente.
Osho That Art Thou
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