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E’ utile visualizzare e sapere quello che
accade durante la meditazione – per esempio il movimento della
kundalini e l’apertura dei chakra?
…. Ci sono i chakra, ma il loro numero è
diverso in ogni persona. C’è chi ne ha sette, chi nove;
c’è chi ne ha di più e chi ne ha di meno. Questo è
il motivo per cui si sono sviluppate così tante tradizioni
diverse. I Buddhisti parlano di nove chakra, gli Induisti di sette, i
Tibetani di quattro… e hanno tutti ragione!
La radice della kundalini, il passaggio
attraverso cui la kundalini scorre, è diverso in ogni individuo.
Più vai all’interno di te, più diventi individuale. Per
esempio, nel tuo corpo, la faccia è la parte più
individuale, e nella faccia, gli occhi sono ancora più
individuali. Tutto cambia, ma gli occhi restano gli stessi. Gli occhi
sono l’espressione del mondo interiore. Ma la kundalini è ancora
più profonda.
Non occorre nessuna conoscenza teorica. Quando
hai qualche conoscenza teorica, inizi ad imporla a te stesso. Inizi a
visualizzare cose nel modo in cui ti è stato insegnato, anche se
magari non corrispondono alla tua situazione individuale. Quindi si
crea molta confusione.
Uno deve sentire i chakra, non
averne una conoscenza intellettuale. Devi sentirli; devi mandare
sensori dentro di te. Solo se senti i tuoi chakra e la kundalini ed il
suo passaggio, è utile; altrimenti non è utile. Infatti
la conoscenza intellettuale è stata molto distruttiva per quanto
riguarda il mondo interiore. Più sai, meno possibilità ci
sono di sentire le cose in modo vero ed autentico.
Tutto ciò che c’è dentro di
te non è necessariamente reale o vero, perché lì
ci sono anche immaginazione e sogni.
La mente ha una facoltà – molto potente
– di sognare, di creare illusioni e proiezioni. Per questo motivo
è bene avvicinarsi alla meditazione completamente ignari della
kundalini e dei chakra. Se li incontri per caso, allora va bene. Ti
può capitare di percepire qualcosa; solo allora, chiedi. Ti
può capitare di sentire il lavoro di un chakra, ma lascia che
sia la percezione ad esserci per prima cosa. Ti può capitare di
sentire l’energia salire, ma lascia che sia la sensazione ad esserci
come prima cosa. Prima non immaginare, non pensarci sopra, non fare
nessuno sforzo intellettuale per capirla. Non occorre nessuna pre
conoscenza; non solo non è necessaria, è addirittura
dannosa.
Un’altra cosa: non è necessario passare
attraverso i chakra. Non è necessario; possono essere bypassati.
Non è neanche necessario che tu senta la kundalini per
illuminarti. Il fenomeno è completamente diverso da quello che
tu possa pensare. La kundalini non è percepita, perché
è in ascesa; la kundalini viene percepita solo se il tuo
canale non è perfettamente pulito. Quando il canale
è completamente puro, l’energia fluisce, ma non la puoi sentire.
La puoi sentire quando c’è qualcosa che pone resistenza al suo
fluire. Quando l’energia fluisce verso l’alto e tu hai dei blocchi nel
suo passaggio, solo allora la puoi percepire. In realtà,
più una persona percepisce la kundalini, più è
bloccata: ci sono molti blocchi nel suo passaggio, quindi non
può fluire.
Se c’è resistenza, la kundalini
può essere percepita. Non puoi percepire l’energia
direttamente, a meno che non ci sia resistenza. Se la kundalini si
muove e non ci sono blocchi, non puoi percepire nessun chakra. Ecco
perché qualcuno percepisce nove chakras, qualcun altro ne
percepisce dieci, e qualcun altro solo tre o quattro, o uno solo, o
nessuno. Dipende. Di fatto, c’è un numero infinito di chakras e
in ogni movimento, in ogni passaggio della kundalini, c’è un
chakra lì al suo fianco ad aiutarla. Quando occorre un aiuto,
può essere dato.
La meditazione non ha niente a che fare con la
kundalini.
Uno deve entrare in meditazione, e allora
l’energia inizia a muoversi. La parte che deve essere fatta da te
è la meditazione. Se sei profondamente in meditazione, allora
l’energia interiore inizia a salire, e percepirai il cambiamento del
suo flusso. Sarà percepito in molti modi: il cambiamento
può essere riconosciuto anche fisiologicamente.
Quindi occupati della meditazione e non
della kundalini E quando sei consapevole, iniziano ad accadere
delle cose in te. Per la prima volta inizierai ad essere consapevole di
un mondo interiore più grande, più vasto, più
ampio dell’universo stesso; energie sconosciute, completamente
sconosciute, inizieranno a fluire in te. Fenomeni di cui non avevi mai
sentito parlare, che non avevi mai immaginato né sognato,
inizieranno ad accadere. Ma sono diversi in ogni persona, quindi
è bene non parlarne.
Solo della meditazione si può parlare e
ascoltare e capire. Tutto il resto segue semplicemente.
.
La Meditazione Dinamica che uso, ha a che
fare con la kundalini.
E’ più facile lavorare con la
kundalini, perché è il secondo corpo con cui sei
connesso. Più vai in profondità – al terzo o al
quarto corpo – più diventa difficile. Il secondo corpo è
il più vicino al corpo fisico, e sul corpo fisico ci sono dei
punti che corrispondono, quindi è più facile.
Se lavori con il terzo corpo, i suoi punti
corrispondenti sono sul secondo. Se lavori con il quarto, i suoi punti
corrispondenti sono sul terzo. Qui il corpo fisico non è
coinvolto; puoi non sentire assolutamente niente nel corpo fisico. Ma
con la kundalini, puoi sentire accuratamente ogni singolo passaggio e
sapere dove sei. Ti senti più sicuro. Con gli altri metodi devi
imparare tecniche che ti aiutano a sentire i punti corrispondenti nel
secondo o nel terzo corpo, e per ognuno ci vuole tempo.
… Se sei interessato in un metodo, impegnati
totalmente in esso. non coinvolgerti in altri metodi, non pensare neanche
ad altri metodi, altrimenti si creerebbe confusione. E il passaggio
della kundalini è così sottile e sconosciuto, che la
confusione sarebbe dannosa.
Il mio metodo della Meditazione Dinamica ha a
che fare con la kundalini. Anche se osservi semplicemente il tuo
respiro, questo aiuta la kundalini, perché il respiro,
accompagnato con il prana, l’energia vitale, è connesso
con il corpo eterico, il secondo corpo. Anche questo non è
connesso con il corpo fisico. E’ stato preso dal corpo fisico, estratto
dal corpo fisico, ma il corpo fisico è solo la porta.
Il mio metodo intero è connesso con la
kundalini. Una volta che ne hai la padronanza, puoi fare qualunque
cosa. Non occorre più nient altro.
Ogni metodo dovrebbe canalizzare tutta
l’energia in una sola dimensione. Questo è ciò che
fa il mio metodo della Meditazione Dinamica, e questo è il
motivo per cui inizia con dieci minuti di respirazione veloce e
caotica..
Osho Meditation: The Art of Ecstasy
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