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La prima cosa da capire
è che, nonostante tu abbia i sensi, hai perso la
sensibilità..
I tuoi sensi sono deboli, quasi morti.
Sono lì con te, ma non c’è alcuna energia che fluisce in
loro; non sono delle parti vive del tuo essere. Qualcosa è morta
dentro di te, è diventata fredda, si è bloccata. E’
accaduto a tutta l’umanità, per via di migliaia di anni di
repressione. E migliaia di anni di condizionamenti ed ideologie contro
il corpo, ti hanno rovinato. La tua vita è solo
sopravvivenza.
Quindi la prima cosa da fare è
aprire e ravvivare i tuoi sensi. Solo così puoi diventare
maestro dei tuoi sensi.
Guardi, ma non guardi in profondità.
Vedi solo la superficie delle cose. Tocchi, ma il tuo tocco è
senza calore, non scorre niente in esso né da esso. Anche il tuo
udito. Gli uccelli continuano a cantare, tu li senti e dici:
“sì, li sento”, e non sbagli – li stai sentendo, ma l’ascolto
non giunge mai nel nucleo del tuo essere. Non danza con te; non aiuta
alla fioritura, all’espansione dentro di te.
Questi sensi devono essere ringiovaniti.
Sei in un corpo, e il corpo è un
bellissimo organismo, complesso e sottile, misterioso, e tantissime
dimensioni possono essere aperte attraverso di lui E i sensi sono
le uniche porte e finestre attraverso cui puoi raggiungere il
divino – - quindi non indebolirli, ravvivali ancora di
più.
Lascia che vibrino, che pulsino, e lascia che
– come ha detto Stanley Keleman – scorrano.
Questa è proprio la parola giusta:
lascia che scorrano come un fiume, con impeto. Puoi provare questa
sensazione. Se la tua mano scorre come un fiume di energia, percepirai
un formicolio. Sentirai che qualcosa nella mano sta fluendo e vuole un
contatto, vuole connettersi.
Quando ami una donna o un uomo, e prendi la
sua mano nella tua, se la tua mano non fluisce, questo amore non
avrà nessuna utilità. Se la tua mano non pulsa e non
vibra di energia, che si riversa nella tua donna o nel tuo uomo, questo
amore è quasi morto fin dall’inizio. Allora questo bambino non
nasce vivo. Prima o poi finirà, perché tu sei già
finito. Ci vuole un po’ di tempo per riconoscerlo, perché anche
la tua mente è addormentata; altrimenti non ci saresti entrato,
perché è già morta. Per quale motivo ci entri? Hai
bisogno di tempo per riconoscere le cose perché la tua
sensibilità, la tua brillantezza e la tua intelligenza sono
coperte e confuse.
Solo un amore che scorre può
diventare sorgente di beatitudine, di gioia, di delizia. Ma
perché questo avvenga, hai bisogno di sensi che scorrano.
A volte hai un barlume di ciò; e tutti
l’hanno avuto da bambini. Guarda un bambino che corre inseguendo una
farfalla. Scorre, come se potesse saltare fuori dal suo corpo in ogni
momento. Osserva un bambino che sta guardando una rosa. Guarda nei suoi
occhi, vedi la brillantezza, la luce che c’è nei suoi occhi. Sta
scorrendo. I suoi occhi stanno quasi danzando con i petali del fiore.
Questo è il modo in cui essere: come un fiume. Solo così
questi sensi possono funzionare al massimo.
In realtà le persone hanno
un’attitudine molto sbagliata. Pensano che per diventare maestri dei
propri sensi, questi debbano essere quasi morti. Ma se così
fosse, qual è il punto nel diventare maestri? Puoi uccidere ed
essere il maestro. Puoi sederti sul cadavere. Ma qual è il punto
nell’essere un maestro? Ma è sembrato più facile fare
così: ucciderli e quindi diventare maestro. Digiunare se il
corpo è troppo forte, renderlo debole, così inizi a
sentire che sei un maestro. Ma hai ucciso il corpo.
Ricorda: la vita c’è perché
tu ne sia il maestro, non perché diventi una cosa morta. Sarebbe
completamente inutile.
Ma questa è sembrata una scorciatoia, e
tutte le religioni del mondo l’hanno usata. Distruggere sempre di
più il corpo. Disconnettiti dal corpo. Non esserne in contatto.
Togliti di mezzo. Diventa indifferente. Quando il tuo corpo è un
albero quasi morto, non ci sono più foglie su di esso, non
fiorisce più, non vengono più gli uccelli a riposare. E’
solo un tronco morto. Sicuramente puoi essere il suo maestro, ma che
cosa puoi ottenere da questo?
Ora, quando guardi un fiore, il fiore è
lì, ma hai mai percepito i tuoi occhi? Vedi il fiore, ma riesci
a sentire il potere dei tuoi occhi?
Quindi la prima cosa che mi piacerebbe tu
facessi è quando guardi, guarda davvero, diventa gli occhi.
Dimentica tutto il resto. Lascia che tutta la tua energia fluisca dagli
occhi. E i tuoi occhi verranno lavati, puliti da una doccia
interiore, e sarai in grado di vedere che questi alberi non sono
più gli stessi, il verde non è più lo stesso. E’
diventato più verde, come se della polvere se ne fosse andata.
Non c’era della polvere sull’albero. Era sui tuoi occhi. E per la prima
volta vedrai e per la prima volta sentirai.
Quando percepisci davvero la natura dei tuoi
sensi, sentirai che è divino.
E’ il divino che si muove attraverso la tua
mano. E’ la mano del divino… tutte le mani sono del divino. Come
potrebbe essere altrimenti? Gli induisti lo chiamano leela:il
gioco divino. E’ il divino che ti chiama attraverso il cuculo, ed
è il divino che lo ascolta attraverso di te. E’ il divino ed
è solo il divino, diffuso ovunque.
Dappertutto, dietro ai tuoi sensi,
c’è una pozza di energia – inutilizzata. Una volta che lo sai,
puoi riversare quell’energia nei tuoi occhi, e allora potrai vedere
cose che solo i poeti o i pittori riescono a vedere qualche volta. Allora
udrai suoni che solo qualche volta i musicisti o i poeti sentono. E
allora toccherai cose che solo qualche volta, in rari momenti, gli
amanti sanno come toccare..
Diventerai vivo, come un fiume che scorre.
Ora sai quanto hai distrutto i tuoi sensi, ma
sai anche come fare per rivitalizzarli. Fai qualcosa. Sbloccati!
Riprendi a fluire. Riconnettiti con il tuo essere. Riconnettiti con i
tuoi sensi..
Sei come una linea telefonica sconnessa. Tutto
sembra perfettamente a posto, c’è il telefono, ma la linea
è sconnessa. Ci sono i tuoi occhi, sono lì, ci sono le
tue mani, le tue orecchie sono lì, ma la linea non è
collegata. Ricollegala. Se è stato possibile scollegarla,
può essere ricollegata. Gli altri l’hanno sconnessa,
perché anche a loro è stato insegnato così, ma tu
puoi riconnetterla.
Tutte le mie meditazioni sono create per
far sì che la tua energia scorra come un fiume. Questo è
il motivo per cui li chiamo metodi dinamici. I vecchi metodi
di meditazione consistevano nello stare seduti in silenzio, senza fare
niente. Io ti offro metodi attivi perché quando la tua energia
sarà un flusso, allora sì che potrai stare seduto in
silenzio, ma adesso, per prima cosa, devi diventare vivo.
Osho Yoga: The Alpha and Omega
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