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Il defunto Michael Ende, Tedesco
autore della Storia infinita,
fu intervistato nel febbraio 1996 nella sua casa in Toscana, Italia,
dall’Osho Times International.
Quello che segue è un breve estratto..
Non esiste né un mondo oggettivo
né uno soggettivo; c’è solo un unico ed intero universo.
Questo è esattamente quello che insegna il Buddismo: tu sei
entrambi – colui che percepisce il mondo e il mondo che percepisci.
Io vedo anche la possibilità di
scoprire altri mondi. In effetti sento che quando i mistici parlano “di
altri mondi” loro intendono altri livelli di consapevolezza.
Sta dicendo che molti livelli di consapevolezza creano
molti livelli di verità, visioni diverse del mondo che ci
circonda?
Esattamente. Tecniche e scuole differenti
sviluppate da gente diversa, secondo i loro bisogni, talenti e visioni.
Quando un giapponese fa il kyudo, sta
utilizzando una tecnica adeguata alla sua cultura e al suo
tempo.... Quando un indiano fa hatha yoga, essa è adatta
alla sua cultura.
Questo è il motivo per cui, a mio
giudizio, un europeo non dovrebbe usare solo tecniche orientali. E
questo è il motivo per cui apprezzo Osho: capisce che le
migliaia di tecniche sviluppate in India non sono sufficienti per
l’uomo occidentale moderno, ed è per questo che ha creato delle
nuove tecniche per l’uomo del 20° secolo….
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per altre prospettive sulla Dinamica
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